FOTOTECA

Fototeca

Attualmente il patrimonio della Fototeca consta di circa 400.000 immagini. Di queste oltre 45.000 sono diapositive (per la maggior parte 6x6 cm.), 1.000 sono lastre fotografiche su vetro e circa 170.000 sono albumine e stampe tradizionali ai Sali d’argento. A queste sono da aggiungere circa 40.000 nuovi scatti fotografici digitali acquisiti a partire dal 2007 e il fondo fotografico BAMF Photo, composto da circa 130.000 immagini.


La fotografia come strumento di memoria e partecipazione sociale

La fotografia come strumento di memoria e partecipazione sociale La fotografia è oggi uno dei sistemi più diffusi per creare un’immagine e per immagazzinare un ricordo.
Gli eventi di cronaca recenti hanno dimostrato come la volontà di affermare la propria partecipazione ad un evento in molti casi abbia oramai travalicato qualsiasi confine, e fotografie più o meno riuscite vengono scattate nei luoghi più impensati.
La facilità di utilizzare i mezzi fotografici, i bassi costi per il loro impiego e la possibilità di impiegare microtelecamere o il proprio cellulare per effettuare riprese e scatti fotografici hanno certamente contribuito a diffondere questa “moda” che, in qualche modo, è divenuta costume sociale, senza, tuttavia, qualificarsi sempre come vera e propria cultura dell’immagine. Molte di queste tecniche sono presenti all’interno della Fototeca dell’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda.

La Fototeca ISAL: custode di un patrimonio fotografico unico

La Fototeca è un’istituzione fortemente voluta dalla prof. Maria Luisa Gatti Perer che la costituì quasi contemporaneamente all’Istituto, come valido supporto di studio per chi collaborava con ISAL o, più semplicemente, avesse voluto occuparsi di arte.
Ampliatasi con compagne fotografiche eseguite appositamente per documentare alcuni aspetti dell’arte o alcuni periodi della storia dell’architettura, la Fototeca ISAL si è lentamente ampliata, anche grazie all’attività di molteplici concorsi e numerose donazioni da parte di istituzioni e rinomati studiosi.


Un patrimonio iconografico di inestimabile valore

La Fototeca ISAL è oggi una realtà culturale consolidata con un patrimonio iconografico di inestimabile valore riconosciuto dalle istituzioni come punto nodale della cultura italiana e dichiarata “di notevole interesse storico” nel 1994 dalla Soprintendenza per i Beni Archivistici. Il suo patrimonio rappresenta un tesoro della memoria per la collettività e la società civile, oltre che costituire un’autentica risorsa per appassionati, studenti, cultori, ricercatori o semplici curiosi che abbiano la voglia di conoscere il passato o apprezzare il presente.

Fondo Carlo Perogalli

Tra i fondi archivistici più significativi conservati in ISAL vi è il Fondo Carlo Perogalli, docente del Politecnico di Milano dal 1960 al 1993. Perogalli possedeva un raro ‘occhio indagatore’ che lo spingeva verso un’onnivora curiosità e una ricerca continua di sollecitazioni visive, meticolosamente registrate nel suo composito archivio personale. La voglia di ricercare e scoprire, infatti, non lo spingeva solamente a studiare, ad approfondire e, quando possibile, a organizzare appositi viaggi per magistralmente fotografare le architetture che lo interessavano, ma lo portava a creare articolati repertori figurativi ottenuti ritagliando e assemblando, secondo propri criteri, le immagini che gli sembravano interessanti da conservare, come opere d’arte riprodotte nelle riviste. In questa maniera egli ha creato un personale fondo di iconografia artistica che conta 48.525 immagini organizzate con criteri propri corrispondenti a periodi, personalità, scuole ed aree geografiche. Cospicua è la sua diateca, composta da oltre 33.500 diapositive 6x6 dedicate specificatamente all’architettura, con molte lezioni o conferenze ancora organizzate nelle sequenze originarie. Di queste oltre 7.000 scatti riguardano esplicitamente le differenti espressioni dell’architettura fortificata e degli incastellamenti. A queste diapositive sono da aggiungere gli scatti a singoli manufatti turriti, a unici monumenti fortificati, alle abbazie dotate di complessi sistemi difensivi (es. il complesso benedettino di San Nazzaro Sesia) o dei centri storici murati, da Perogalli indagati e ripresi ma organizzati in differenti narrazioni critico-storiografiche. Completano il corpus archivistico-figurativo alcuni documenti cartacei, fotografici e disegni di architetture fortificate e una raccolta di cartoline composto da circa 15.777 “carte postali”, suddivise secondo rigidi criteri di geo-politica.







Piazza Arese, 12, 20811 Cesano Maderno MB

333 468 0051 info@istitutoartelombarda.it


Principali collegamenti

Autobus Brianza trasporti:

linea z209 Monza (FS) - Muggiò - Desio - Bovisio - Cesano Maderno (FNM);
linea z230 Desio (FS) - Cesano Maderno - Limbiate - Senago - Varedo - Bovisio Masciago - Desio (FS);
linea z250 Limbiate - Cesano Maderno (FNM) - Desio (FS)
linea z251 Desio (FS) - Bovisio Masciago - Varedo - Senago - Limbiate - Cesano Maderno (FNM);
linea z240 Desio (FS) - Cesano Maderno - Limbiate - Senago - Varedo - Bovisio Masciago - Desio (FS).

AIR Pullman:

linea Z150 Cantù-Asnago (FS) - Cermenate - Lentate s/S (Copreno).
Seveso - Cesano M. (FNM) –Limbiate - Senago - Paderno D. - Cormano - Milano (Zara M3).

Trasporto privato su strada:

SP 44bis Strada Nazionale dei Giovi;
SS 35 Strada statale 35 dei Giovi (Genova - Ponte Chiasso), tratto superstrada Milano - Meda, uscita Cesano Maderno;
SS 527 Strada statale 527 Monza - Saronno - Busto Arsizio, a Limbiate direzione nord per Bovisio Masciago, Cesano Maderno.